Cosa ha a che fare un’idea con una tazza di cappuccino?
Apparentemente niente, secondo me moltissimo.
Ho iniziato a bere il caffè solo una manciata di anni fa e tutt’ora non è la mia bevanda preferita. Preferisco quello fatto con la Gaggia di casa, dove posso bilanciare la quantità di polvere, la sua lunghezza e di conseguenza la sua intensità.
Da sempre, invece, il tè e le tisane sono il mio comfort drink, ma a colazione una tazza di cappuccino caldo, cremoso, denso e profumato è quello che preferisco.
Il cappuccino è arte. Non mi riferisco alla Latte Art, ma proprio alla capacità di fare un cappuccino che non sia ustionante, con il caffè nella giusta quantità e il latte cremoso al punto giusto. E se il cappuccino è ben fatto, si beve senza zucchero. Come il caffè!
Come ci entra un’idea in un cappuccino?
Dovete sapere che io amo le caffetterie, sono il mio luogo del cuore. E guardando questo TedTalk ho scoperto che sono anche il luogo in cui le idee si generano con maggiore naturalezza. Da Firenze a Porto, da Budapest a Parigi i Café sono il luogo in cui sedersi, pensare, godersi una bevanda calda in inverno e una ghiacciata in estate e prendersi il tempo di guardare il mondo.
Come nasce un’idea?
Spesso ce la immaginiamo come un momento, un istante. Tanto da associarla, visivamente, ad una lampadina che si accende. Ebbene, non c’è niente di più distante da questo! Una idea, in realtà, è una rete, una connessione tra vecchio e nuovo, tra conosciuto e sconosciuto, è un insieme di elementi che magistralmente e incredibilmente si combinano e danno vita a qualcosa. Qualcosa di nuovo, per noi o per il mondo.
Proprio come un cappuccino, no?
25 ml di Espresso e 100 ml di latte montato.
Latte di alta qualità, montato ad arte e lasciato riposare per 30 secondi. 7 grammi e mezzo di grani di caffè tostati e macinati. Acqua poco calcarea a 70° e un tempo che va tra i 5 e 25 secondi di erogazione.
Insomma, un rapporto perfetto e una combinazione di gusto.
Un insieme di ingredienti e manualità che danno vita a qualcosa di nuovo.
E per gli audaci cannella, cacao o vaniglia in polvere a finire.
Profumo che si sprigiona e neuroni del gusto che si attivano per elaborare il sapore.
Cos’è un’idea se non una attivazione di neuroni che sparano in sincronia nel cervello?
E allora andate al vostro bar preferito, prendete un cappuccino, aggiungeteci una brioche fragrante, portate con voi qualche amica speciale e chiacchierate. Le parole si mescoleranno al gusto, i pensieri si monteranno a dovere. La signora che passeggia col cane, il bambino in bicicletta e il turista con il naso all’insù saranno tanti piccoli Eureka!
PS: non dimenticate di portare con voi un piccolo taccuino da reporter e una penna da tasca.
Le cose belle hanno bisogno di essere scritte!
Pic by Shikee on Unsplash