Fallire. Ovvero coraggio di provare

Niente come fuck up rende esattamente il senso di quello che voglio raccontarti, ovvero che fallire è l’unica via per migliorare.

Fare un casino, mandare all’aria tutto, perdere ogni cosa e in certi casi perdere il controllo.
Ecco cosa significa fuck up ed è per questo che voglio parlartene.

Qualche settimana fa, a cavallo di un capodanno che ha portato con sé una profonda riflessione abbinata a paura dell’ignoto e consapevolezza del concetto di limite, ho parlato sul mio profilo Instagram di un forte bisogno di sbilanciamento. Fallire, per certi versi.

E da quel giorno continuo a ragionare sulla necessità – apparente e socialmente indotta – di stare sempre in equilibrio, di avere sotto controllo la situazione, di programmare e progettare e di prevedere ogni cosa.

Ecco, se c’è una cosa che voglio imparare e in cui voglio allenarmi tanto è a coltivare il dis-equilibrio.

Il senso di instabilità che ci porta ad osare, a fare l’inaspettato. Per noi e per gli altri.

E in questo, farci amico il fallimento ci aiuta parecchio.

E siccome amo andare a fondo nel senso delle parole, ecco qualche definizione per comprendere meglio.

/fal·lì·re/

Intransitivo.

Non giungere a realizzazione o a compimento | Non riuscire nel proprio intento, non raggiungere lo scopo desiderato | Mancare, e ancora – la mia preferita – Ingannare

Ebbene, non è forse meraviglioso concedersi di mancare un bersaglio? Non è divertente ingannare il tempo?

Ed è per questo che mandare tutto a rotoli serve a sparigliare le carte e ricominciare.

Credo serva, talvolta, concedersi di vivere una vita senza filtri, capaci di raccontarsi e raccontare il fallimento. Storie di business sbagliati, di clienti insolventi e partnership che fanno crac, di prodotti cannati in pieno.

Ma perché raccontare il fallimento? Non dovremmo vergognarci di fallire? Evitarlo a tutti i costi?

Il fallimento ci fa talmente paura da impedirci. Ci impedisce di agire, di provare, di pensare anche.

Le storie, però, fanno meno paura.
Storie di nuovi inizi.
Perché per ogni errore c’è un trionfo, per ogni tracollo c’è un’ascesa.
Perché da una storia di fallimento si impara molto di più che da una di successo.

Qui è il posto dove raccontare le storie, dove poter dire che se ho fallito è perché ho avuto il coraggio di provare.

Io ho fallito tutte le volte in cui non ho detto quello che pensavo, non ho scritto con le mie parole, non ho avuto il coraggio di alzare il telefono, mandare una mail. Ho fallito tutte le volte in cui ho avuto paura di espormi.

Ma ora sono qui.
E qui è il posto dove anche tu puoi raccontare il tuo fallimento e insieme lo chiameremo coraggio.

Ph. “Behind the Horisone” by ANKA ZHURAVLEVA

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