Di chi è la creatività?
Solitamente questa capacità viene associata ad una specifica categoria di professionisti, tra cui artisti, compositori, architetti o make-up artist.
È proprio così? Di cosa si tratta, come si coltiva o si allena?
Creatività: talento o competenza?
Partire dalle definizioni aiuta.
/cre·a·ti·vi·tà/ sostantivo femminile
La creatività è intesa come quella capacità produttiva della ragione o della fantasia, talento creativo, inventiva.
Capacità produttiva, che meraviglia! La possibilità di produrre idee, oggetti, connessioni e impatti sociali a partire dalla creatività, dalle idee, dall’inventiva.
Come avevo raccontato qui, per molto tempo ho pensato di non essere una persona creativa. Ultimamente, nell’intervista che mi ha fatto la mia amica Germana, spiego come ho imparato ad allenare la mia creatività.
Già, la creatività si può allenare?
Creatività: talento o competenza?
Questa è un po’ come la domanda dell’uovo e della gallina.
Pensiamo sempre al talento come qualcosa di innato, di naturale, di ancestrale e fermo nel tempo. Eppure anche i talenti vanno esercitati, coltivati, allenati giorno per giorno. L’esercizio aiuta a migliorarsi, a sperimentarsi e a fare pratica di visionarietà.
Sì, essere visionari è anche questo un esercizio bellissimo.
Le competenze, invece, sono sempre considerate come qualcosa da imparare, allenare, sperimentare.
In un bellissimo progetto sulle competenze trasversali ho collaborato ad ideare un sistema di auto-valutazione delle proprie competenze. Si chiama Entrecomp, è un bellissimo fiore che racchiude 15 competenze chiave. Il sistema di self-assessment aiuta ad avere maggiore consapevolezza delle competenze che abbiamo e utilizziamo quotidianamente e capire quali sono quelle sulle quali abbiamo margini di miglioramento.
E per la creatività vale lo stesso.
Si esercita e si allena e si sperimenta.
Pensi di essere una persona creativa?
Rispondere a questa domanda fa sempre un po’ paura, la creatività si ritiene essere appannaggio solo di pochissime elette persone. Una volta mio marito Danilo, al ritorno da un corso di fumetto, mi ha raccontato di un giovane corsista novenne che ha esordito con “Io non ho fantasia!”. La fantasia è meraviglia pura.
È quella facoltà dello spirito di riprodurre o inventare immagini mentali in rappresentazioni complesse, in parte o in tutto diverse dalla realtà. Quello che più mi affascina della fantasia e della creatività è che sembrano essere campate in aria, invece sono stupendamente appartenenti alla realtà. Dal vissuto prendono, trasformano, adattano, ricostruiscono. Per allenare la creatività, a volte, basta esercitare l’osservazione e l’ascolto.
Quali sono le competenze legate alla creatività?
Proviamo ad elencarne alcune e capire a cosa ci servono:
- Pensiero critico – È una capacità intellettuale che va sviluppata e non un’attitudine che si eredita geneticamente, non è una credenza ma un processo. Prende dalla filosofia e dalla relazione dialogica tra maestrә e allievә, coltivando il riconoscimento della propria verità. Comporta, sì, un certo carico cognitivo ma include quel desiderio di accogliere informazioni complesse allenandosi a processarle.
- Intelligenza emotiva – Si basa su tre abilità fondamentali: auto-consapevolezza, autocontrollo ed empatia. Insomma, cuore e cervello. Un uso intelligente delle emozioni non solo è possibile, ma è anche auspicabile per vivere meglio il rapporto con sé stessi e con gli altri. Questa competenza è davvero trasversale, incrocia tanto la sfera personale che quella sociale.
- T-Thinking – purtroppo non ho trovato una traduzione adatta. Viene dal mondo del design e il pensiero a T si riferisce al possesso di una profonda conoscenza in un’area centrale (la linea verticale nella T) insieme a una conoscenza più superficiale su un numero di altri argomenti (la linea orizzontale della T). In una società in cui pensare al di là dei confini culturali, geografici è meravigliosamente necessario, abbiamo ancora una volta bisogno di abilità che ci consentono di spaziare dal generale allo specifico e intrecciare le nostre conoscenze e abilità.
Come posso allenare la creatività?
C’è un piccolo strumento che anche io sto testando. Si chiama Creative Soft Skills Circle ed è stato elaborato nell’ambito di un progetto europeo che vuole valorizzare l’utilizzo e il potenziamento delle competenze creative per giovani professionisti delle industrie creative e culturali.
Stampa il cerchio e provaci anche tu!
Come dicevo, le competenze creative non servono solo a chi si occupa d’arte!